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Il disagio mentale si può curare

5 Ottobre 2014

I disturbi psichici sono in costante aumento e coinvolgono sempre di più la popolazione femminile (30 per cento di tutte le disabilità).

I disturbi psichici sono in costante aumento e coinvolgono sempre di più la popolazione femminile (30 per cento di tutte le disabilità). Da qualche anno, fortunatamente, la sensibilizzazione su questi temi sta facendo progressi intaccando lo stigma e la vergogna sociale che aleggia su queste patologie. I disturbi mentali, la cui origine è complessa e vede implicati fattori genetici e ambientali, nonché gli stili di vita, compaiono in oltre il 70 per cento dei casi entro i 25 anni, riducendo così notevolmente le possibilità di sviluppo personale e professionale di molti giovani, condizione peraltro aggravata dalle difficoltà economiche attuali. Sotto questo profilo è quindi fondamentale intensificare gli sforzi volti alla prevenzione, investire in ricerca, potenziare la rete dei Dipartimenti di Salute Mentale pubblici, che da oltre 36 anni continuano a dare, pur con mezzi limitati, risposte concrete alle persone affette da malattie mentali e ai loro famigliari. Ancora troppo ancillare è però il ruolo della psichiatria nei confronti di altre discipline mediche maggiormente finanziate malgrado l’enorme incidenza di queste patologie, segno dello stigma esistente anche a livello istituzionale. Il 10 ottobre ricorre la Giornata mondiale sulla salute mentale, quest’anno dedicata alla schizofrenia, una delle patologie più gravi con esordio giovanile (600 mila casi in Italia con un’incidenza di 2 nuovi casi ogni 10 mila persone) per la quale gli esiti sono migliori quanto prima si interviene, agli esordi e con modalità terapeutiche combinate (nuovi antipsicotici, psicoterapia cognitiva, inserimenti psicosociali, psicoeducazione). Allo scopo di comunicare che tutte le patologie psichiche sono curabili (anche se non tutte guaribili) in questa giornata sono previste molteplici iniziative in tutta Italia. Tra le altre, O.N.Da, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria, ha coinvolto gli ospedali con i Bollini rosa (“certificazione” per gli ospedali con particolare attenzione alle donne) che in molteplici realtà su tutto il territorio offriranno servizi gratuiti di informazione e consulenza alla popolazione. Vi è una sola strada da percorrere, facendo rete, e un compito da assolvere: assicurare che la nostra sia l’ultima generazione in cui la vergogna e lo stigma regnano al di sopra della scienza e della ragione.

Claudio Mencacci
Dir. Neuroscienze Osp. Fatebenefratelli, Milano, Past president Soc. It. di Psichiatria

Da Corriere della Sera

 

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