La pandemia sta aumentando l’incidenza della depressione e dei disturbi mentali in genere e i pazienti con depressione e disturbi mentali sono da considerarsi tra i più a maggior rischio di contrarre Covid-19 nelle manifestazioni più gravi.
L’associazione tra i disagi mentali e covid-19 potrebbe essere causata dalle alterazioni immuno-infiammatorie alla base di alcuni problemi psichiatrici o in una maggiore frequenza di comorbilità o stili di vita poco salutari radicati nei pazienti con disagi psichiatrici.
Bisogna considerare che le persone con disturbi dell’umore sono colpite da malattie non trasmissibili, come obesità e malattie cardiovascolari, che potrebbero aumentare notevolmente il rischio di contrarre il virus da covid-19.
Come tutelare queste persone dai rischi correlati alla pandemia?
Considerare questi pazienti fragili e riservare loro la terza dose di vaccino non basta, occorre un accesso agevolato ai servizi specialistici, instaurare un dialogo con i medici e i servizi territoriali.
Specifici interventi sociali servirebbero a diminuire il senso di solitudine percepito dagli individui a causa della crisi sociale ed economica associata alla pandemia.
Potenziare i servizi di salute mentale e offrire campagne di prevenzione e screening alle popolazioni esposte, come donne, giovani e anziani, aiuterebbe a ridurre i rischi e a promuovere la resilienza.
Prendiamoci cura della pandemia emozionale e curiamo la paura della paura.