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Il Covid e il disagio dei ragazzi: “Effetto sindemia”

8 Febbraio 2021

La pandemia ha generato altre patologie: portiamo nelle scuole l’educazione emozionale.

Un gioco via chat con punizioni corporali fino al suicidio: è di sabato la notizia di un 13enne salvato dall’ultima folle sfida web. Ma c’è il caso, terribile, della bambina che a Palemo ha perso la vita per una challenge. E ci sono i numeri. Nel 2020, rivela la Casa Pediatrica  del Fatebenefratelli di Milano, ci sono stati 57 casi tra tentativi di suicidio, gesti di autolesionismo, crisi depressive tra i minorenni. Per la Casa del Giovane di Pavia negli ultimi due anni è triplicato il numero di ragazzi che si sono rivolti al servizio dipendenze Asst.

 

Cosa sta succedendo ai nostri ragazzi?
Sono fenomeni causati dalla sindemia, perché la pandemia nella sua azione non è restata sola, ma ha innescato altre patologie, sanitarie ed emozionali, con un forte impatto di natura sociale, ambientale, relazionale.

Come ha colpito gli adolescenti?

Attraverso l’isolamento sociale, le stigmatizzazioni, cambiando condizioni e stili di vita.  Lo stravolgimento dell’abituale alternanza dei ritmi sonno/veglia e la perdita delle attività relazionali: hanno allargato la sensazione di un futuro incerto.

Già  a quell’età?

Vedono sfuggire il futuro dalle loro mani, ricordiamo che un anno per loro ne vale due o tre. Si trovano ad affrontare un mondo dove tutto è amplificato, senza che abbiano ancora esperienza, mentre viene meno l’incredibile fonte di informazioni che è il confronto con gli altri. Chiusi in casa con genitori sull’orlo di una crisi di nervi. E poi, soprattutto, li è mancato il confronto con la scuola.

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