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Stress, paura e depressione. Seconda ondata più difficile

12 Novembre 2020

Stress, paura e depressione. Seconda ondata più difficile

Come spiega il mutato atteggiamento verso i medici, passati da eroi a oggetto di rabbia e denunce?

Alla pandemia reale seguono sempre pandemia emotiva ed emergenza economica. L’emergenza giudiziaria fa parte dell’evoluzione del modo di affrontare situazioni critiche. Siamo passati dall’altruismo e dall’identificazione con il gruppo a diffidenza e rancore.

Come ci si arriva?

L’andamento di questa seconda ondata va dalla paura alla negazione. Il passaggio fondamentale sta nel rendersi conto di dover affrontare una situazione di stress che durerà. Questo genera una crisi della salute e dell’economia e una riduzione della capacità di resilienza.

Cosa significa?

Il 63 per cento degli italiani ha sofferto di disturbi emotivi importanti superiore ai 15 giorni: dalla paura agli attacchi di panico, alterazione del sonno e depressione. Lo studio pubblicato oggi su Lancet mostra come la solitudine sia causa di un quinto dei casi di depressione tra gli over 50. Le persone hanno la percezione della solitudine, che è diversa e più profonda dell’isolamento sociale. La riduzione progressiva dei contatti ha provocato aumento di stress che ha come fattore principale l’isolamento, la solitudine e la percezione del pericolo che aumenta venendo meno il fattore protettivo più importante: la solidarietà.

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