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Depressione: tempo di screening

10 Settembre 2020

La depressione grave pesa enormemente sulla salute pubblica: si riduce l'aspettativa di vita media di circa 14 anni negli uomini e 10 anni nelle donne con un aumento di rischio di demenza e suicidi.

Fattori di rischio quali fumo, cattiva alimentazione, inattività fisica, persistenza di fenomeni infiammatori sono comuni a molte patologie, depressione compresa, condizione a cui va incontro nel corso della propria vita circa il 15% della popolazione con vari livelli di gravità. E’, questa, la prima causa di disabilità, in crescita negli ultimi decenni e ancor più a seguito della
pandemia e delle sue conseguenze fisiche ed economiche. La depressione grave, compresa quella perinatale, pesa enormemente sulla salute pubblica: si riduce l’aspettativa di vita media di circa 14 anni negli uomini e 10 anni nelle donne con un aumento di rischio di demenza e suicidi. Nonostante l’enorme costo sociale e umano, sono ancora pochi coloro che accedono a cure adeguate: molti depressi non sono consapevoli della natura patologica della loro condizione.

La prevenzione a oggi si concentra soprattutto sui cluster a rischio (genere, adolescenti, perinatale, anziani) su fattori di vulnerabilità familiare, ambientale, traumatica, sullo sviluppo di politiche di salute mentale e di benessere nelle scuole e nei luoghi di lavoro. E’ necessaria una sensibilizzazione sul tema che raggiunga tutti gli operatori sanitari, favorendo diagnosi e interventi precoce, soprattutto a livello della medicina generale. L’informazione sulla depressione come patologia curabile dovrebbe raggiungere l’intera popolazione, in particolare genitori e insegnanti. E’ opportuna la diffusione di procedure di screening nelle persone a rischio con scale di valutazione diretta o attraverso tecnologia digitale anche per ridurre le ricorrenze.

Tutte le cure di provata efficacia dovrebbero essere disponibili nei servizi pubblici. La scelga degli interventi dovrebbe essere basata sulla caratterizzazione sistematica del singolo caso. Lo screening è un passo verso il riconoscimento precoce; ma senza sistemi integrali, come propone la campagna di sensibilizzazione «Uscire dall’ombra della depressione” può non essere
sufficiente.

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