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Coronavirus, l’informazione contraddittoria accende la psicosi

27 Febbraio 2020

L’emergenza coronavirus ha determinato in vari casi delle reazioni “irrazionali” da psicosi, come la corsa all’accaparramento del cibo. Ma contro questi comportamenti esiste un ‘antidoto’: l’informazione “chiara, precisa e, soprattutto, coerente”. A spiegarlo è lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze e Salute mentale all’Ospedale Sacco di Milano, intervenendo a ‘Coronavirus – il punto’, l’appuntamento quotidiano che l’ANSA dedica all’informazione legata all’evolversi dell’emergenza. L’informazione contraddittoria, avverte, accende la psicosi. “Abbiamo visto reazioni irrazionali, ma queste – afferma – si possono evitare dando comunicazioni, da parte delle autorità sanitarie e dei media, il più precise e chiare possibile ma anche il più coerenti possibile, perché le persone in uno stato di allerta colgono proprio le piccole incongruenze e questo le mette in una condizione di allarme”.

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