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“Per la salute mentale spendiamo meno della metà di Francia e Germania”

2 Dicembre 2019

“Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un conseguente impatto sulla salute e sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. Quando si parla di disturbi mentali, però, non si parla solo di disturbi psicotici (come la schizofrenia, il disturbo schizofreniforme, il disturbo schizoaffettivo, il disturbo delirante, il disturbo bipolare), ma anche di quelli dell’umore, come la depressione, i disturbi d’ansia, e poi l’anoressia, la bulimia, i disturbi da abuso di sostanze e di alcol. Queste patologie si presentano in tutte le classi d’età, sono associate a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, e sono all’origine di elevati costi sociali ed economici per le persone colpite e per le loro famiglie.

I dati dell’Oms ci dicono che nel mondo il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali e che la metà di tutte le malattie mentali inizia all’età di 14 anni e tre quarti comincia entro i 25 anni; diventa così fondamentale il ruolo della prevenzione e conoscenza di questo “mondo”, superando luoghi comuni e tabù. Le persone nel mondo che vivono in uno stato depressivo sono oltre 300 milioni, con un aumento del 18% rispetto al decennio 2005-2015, si legge  nel “Depression and Other Common Mental Disorders”. A pesare spesso è la mancanza di un supporto qualificato alle persone con disturbi mentali che, per paura dello stigma sociale legato alla propria patologia, rinunciano ad accedere alle terapie che potrebbero aiutarle.”

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