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Psicologia: esperto, Macron cuore e cervello, vince l’ottimismo della ragione

9 Maggio 2017

Mencacci (Sip), leader giovane capace di presentare una visione che non sia di paura

Roma, 8 mag. (AdnKronos Salute) – “Finalmente un giovane nel panorama europeo capace di presentare una visione del futuro che non sia di paura e preoccupazione, ma una visione di ottimismo della ragione, fatta di cervello non disgiunto dal cuore”. Il past president della Società italiana di psichiatria, Claudio Mencacci, commenta così all’AdnKronos Salute l’elezione di Emmanuel Macron a nuovo presidente della Repubblica Francese.

Macron, vittorioso su Marine Le Pen al secondo turno delle Presidenziali con oltre il 66% dei voti, a 39 anni diventa il più giovane inquilino dell’Eliseo nella storia repubblicana francese. Un elemento che “evidenza come l’equilibrio, la positività e anche la capacità di comunicare a livelli più alti non siano appannaggio dell’età – osserva Mencacci – e che in un’Europa che sta invecchiando finalmente si annunciano figure nuove. Perché non solamente chi ha maturato esperienza, o è semplicemente vecchio, ha per questo qualcosa da insegnare”.

Un uomo nuovo per l’Europa, dunque? “Assolutamente sì – sostiene lo psichiatra – Macron è portatore di un messaggio di passione messa al servizio di un futuro costruttivo, un messaggio di condivisione d’insieme, di progettualità comune. Un messaggio che sprona ad affacciarsi alla vita fuori dal proprio cortile con molto più realismo e competenza, sfruttando anche le capacità che oggi abbiamo bisogno di avere dalla scienza e dalla tecnologia contro tutti i luoghi comuni, e contro l’ignoranza e la paura di fare ciò che non si conosce, anziché capire e verificare la realtà”.

Una rinnovata infusione di fiducia per il popolo francese e non solo? “La popolazione francese vuole guardare al futuro – riflette Mencacci – e ha scelto un uomo che parla un linguaggio credibile, fatto di competenza, con uno sguardo verso l’innovazione e non solo al conservatorismo. Un linguaggio fatto di scienza e ricerca, e che ci dice che dobbiamo applicarla anche ai livelli del sistema politico, organizzativo e sociale. Un uomo nuovo, equilibrato, che tiene cervello e cuore insieme. Macron ci ha dato con la sua elezione una prospettiva di positività, e tutto questo spero che possa continuare”.

Da La Sicilia

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