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Una psichiatria moderna

28 Ottobre 2015

La salute mentale ha un'incidenza troppo elevata per non essere tra le protagoniste della salute. Per questo occorre potenziare e mantenere stabili i rapporti con le istituzioni.

Si è appena concluso a Taormina il 47° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria. Moltissimi i soci presenti e interessanti i temi trattati.

Il mondo cambia velocemente, la S.I.P si deve adeguare. Il Comitato esecutivo, che da ieri presiedo nuovamente, ha davanti una nuova sfida, ha la responsabilità di lasciare una traccia per il dopo, di consegnare ai giovani una società scientifica trasformata.

La SIP deve divenire la casa di tutti gli psichiatri, un luogo di incontro e confronto per macinare nuovi progetti, soprattutto la nostra società deve sempre più essere un interlocutore visibile con un peso specifico nei processi decisionali delle politiche sanitarie. La nostra voce, la voce dei tanti pazienti che curiamo deve essere maggiormente ascoltata. La psichiatria per troppi anni viveva appartata, nascosta: ma la salute mentale ha un’incidenza troppo elevata per non essere tra le protagoniste della salute. Per questo occorre potenziare  e mantenere stabili i Rapporti istituzionali  con il Ministero della salute, l’ISS, le Commissioni Parlamentari Igiene e sanità del senato e affari sociali della camera dei deputati.

Il programma triennale che ieri abbiamo approvato, sintesi di un lavoro  preparatorio della componente ospedaliera  e universitaria, prevede la Predisposizione di linee guida di intervento e trattamento promuovendo la revisione della letteratura scientifica, un monitoraggio continuo dello stato dei servizi: occorre costruire una rete psichiatrica italiana con la condivisione dei Protocolli di buona pratica clinica.

Chiediamo che si investa di più in salute mentale anche sotto il profilo economico: più fondi per più servizi, i numeri parlano chiaro i malati aumentano come del resto risulta nell’allarme lanciato dall’OMS nel luglio 2015: una persona su dieci nel mondo soffre di disturbi mentali, quasi metà della popolazione mondiale vive in Paesi nei quali è presente uno psichiatra ogni 100mila persone.

Il Piano 2013-2020 Oms mira, in vista della scadenza, a quattro obiettivi primari: rafforzare leadership e governance; fornire servizi e assistenza sociale; formulare strategie di promozione e prevenzione; rafforzare l’informazione e la ricerca.

Tornando all’Italia occorre arrivare all’attuazione di un Piano nazionale di lotta alla depressione, problema in crescita e che riguarda soprattutto la popolazione femminile, occorre potenziare una campagna di sensibilizzazione anti stigma e avvicinamento alle cure. I pazienti devono sapere che ci si può curare anche se a volte non si può guarire. Il messaggio deve essere chiaro.
Gli altri impegni assunti dal nuovo direttivo riguardano il potenziamento dell’ assistenza nelle carceri, alcune Iniziative a favore dei migranti e degli anziani. E’ nostro impegno ripetere la Giornata sulla salute e la sicurezza dei pazienti e degli operatori, rafforzare la psichiatria forense, ma soprattutto e’ un altro l’impegno che abbiamo preso: dobbiamo investire nei giovani psichiatri, coinvolgerli perché con la loro energia e le loro idee, unite alla nostra esperienza, scriveranno il futuro.

CM

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